Intervista il Nerd: Michele di “GlaringBit Games”

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Oggi per la rubrica Intervista il Nerd, l’ospite d’onore è Michele di GlaringBit Games

L’idea alla base di questa rubrica è di creare uno spazio dedicato agli appassionati di cultura nerd come te, dove poter raccontare le proprie passioni, condividere le proprie storie e far conoscere meglio i propri canali social, blog o progetti personali. 

Grazie a Michele per aver risposto positivamente al mio invito!

Ciao, presentati ai lettori del blog, chi sei e cosa fai nella vita?

Here we go! Mi chiamo Michele, noto anche come Komomaiku. Lavoro come sviluppatore XR durante il giorno e come sviluppatore di giochi e intelligenza artificiale di notte. Ho diversi interessi, ma nel tempo libero mi dedico principalmente allo sviluppo di un gioco indie in 2D. Sono cresciuto con una passione per il mondo nerd grazie a mio padre.

Come è nata la tua passione per la cultura nerd?

La mia passione per la cultura nerd mi è stata tramandata da mio padre e ulteriormente alimentata frequentando il circolo della chiesa gestito da mia zia, dove erano presenti i cabinati arcade. Fin da piccolo, sono stato immerso in questo mondo. Con l’arrivo del mio primo Game Boy e della PlayStation, mi sono avvicinato e affezionato ai titoli videoludici che hanno segnato gli anni ‘90.

Qual è il primo cartone animato o show televisivo che hai amato e perché?

Il primo cartone animato che ho amato è stato sicuramente Dragon Ball. Seguire le avventure del piccolo Goku alla ricerca delle sfere del drago era emozionante.

Hai una collezione di oggetti legati alla cultura nerd/pop di quegli anni?

Per quanto riguarda la collezione di oggetti di quegli anni, possiedo poco o nulla; mio padre, invece, ha una collezione considerevole.

Se sì, cosa collezioni e qual è il pezzo più prezioso della tua collezione?

Nel mio caso, ho solo pochi pezzi che conservo gelosamente, come alcuni videogiochi originali per PS1, tra cui Heart of Darkness, Klonoa e Tombi 2.

Quali sono i tuoi film cult preferiti degli anni ’70, ’80, ’90? Puoi sceglierne tre.

Sicuramente sceglierei Ritorno al futuro, Ghostbuster e Blade Runner.

Quali videogiochi di quegli anni ti hanno maggiormente influenzato e perché?

Tra il Game Boy e la PlayStation, ci sono diversi giochi che mi hanno influenzato. Dal lato Nintendo, Pokémon Rosso mi ha fatto avvicinare a un brand che seguo attivamente ancora oggi. Il fattore collezionistico, la struttura semplice e il design dei mostriciattoli tascabili mi conquistarono subito. Oltre ai classici Super Mario e Zelda, che rimangono due dei miei brand Nintendo preferiti, ci sono altri giochi che hanno lasciato il segno. Dal lato Sony, Crash Bandicoot, targato Naughty Dog, mi ha immediatamente conquistato con la sua follia e il genere platform 3D. Tuttavia, il videogioco che mi ha influenzato maggiormente è sicuramente Klonoa: Door to Phantomile. Il gameplay semplice e divertente, gli scenari colorati e una trama con alcuni colpi di scena e momenti tristi lo rendono un titolo indimenticabile, sviluppato da Namco (non a caso, sul cappello di Klonoa è disegnato Pac-Man). Sto ancora aspettando che Namco continui le avventure del nostro viaggiatore di sogni preferito con un nuovo capitolo. Chissà…

Partecipi a eventi o convenzioni legati alla cultura nerd/pop? Se sì, quali sono state le esperienze più memorabili?

Sì, ovviamente! Andare al Lucca Comics è diventato ormai un appuntamento fisso, girare per le strade di Lucca, che è già una bella cittadina senza il Comics.. Durante il festival del fumetto si trasforma e diventa magica. Poter passeggiare sopra le mura osservando i vari personaggi interpretati dai cosplayer è sempre emozionante.

In che modo la tua passione per la cultura nerd/pop influisce sulla tua vita quotidiana?

Essendo un informatico che smanetta con il computer, potrei incarnare lo stereotipo del classico nerd. La realtà è che, sin da piccolo, sono entrato in questo mondo, specialmente nel campo videoludico. Questo ha influenzato alcune mie scelte, portandomi persino a sviluppare un videogioco. Inoltre, mi affascina imparare sempre più cose nuove su quegli anni che, in buona parte, non ho vissuto!

Ricordi qual è stato il tuo primo acquisto legato alla cultura nerd/pop?

Il mio primo acquisto fu Pokémon Zaffiro a 9 anni. Nuova generazione Pokémon, nuova regione, nuovi Pokémon da catturare. Stupendo!

Hai creato anche tu qualcosa di tuo, come un blog, un canale YouTube o un podcast, per condividere la tua passione?

Come ho detto inizialmente, sto sviluppando un gioco indie in 2D e, insieme a una mia amica artista, abbiamo fondato GlaringBit Games. Attualmente siamo solo noi due e nel nostro tempo libero stiamo sviluppando “Judith”. Potete trovarci su Instagram(https://www.instagram.com/glaringbit_games); inoltre, ogni tanto sul mio profilo Instagram (https://www.instagram.com/komomaiku) pubblico post su vari showcase relativi allo sviluppo di piccoli progetti in ambito game development! Con questo ringrazio Iris e Periplo per questa meravigliosa intervista e per lo spazio dedicato.

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