Intervista il Nerd: Leonardo di “Il Favoloso Mondo di Leo”
Oggi per la rubrica Intervista il Nerd, l’ospite d’onore è Leonardo di Il Favoloso Mondo di Leo
L’idea alla base di questa rubrica è di creare uno spazio dedicato agli appassionati di cultura nerd come te, dove poter raccontare le proprie passioni, condividere le proprie storie e far conoscere meglio i propri canali social, blog o progetti personali.
Grazie a Leonardo per aver risposto positivamente al mio invito!
Ciao, presentati ai lettori del blog, chi sei e cosa fai nella vita?
Mi chiamo Leonardo, ho 40 anni e sono un tecnico informatico.
Nel tempo libero gestisco un blog in cui parlo delle mie passioni. Progetto software e hardware che poi sviluppo. Cerco di concretizzare le mie idee che spesso sono un po’ folli e anche di nicchia.
Sono cresciuto smontando delle vecchie sveglie giusto per togliere la lucina della retroilluminazione che mi avrebbe permesso di leggere Topolino sotto le coperte. Da piccolo creavo cortocircuiti mettendo dei fili elettrici dove non li avrei mai dovuti mettere. Ho preso la scossa varie volte e forse è per questo che sono un po’ pazzo.
Ho sempre desiderato avere un computer, affascinato da film come WARGAMES e EXPLORES ma i soldi erano pochi. Avevo quasi 18 anni quando mi regalarono il mio primo computer. Aveva Windows 98, era usato ed era guasto. Avrebbero dovuto buttarlo. All’inizio non sapevo nemmeno come accenderlo. Poi mi appassionai a quel mondo, al mondo dell’informatica.
Nonostante i crash continui dovuti all’hard disk danneggiato, la prima cosa che mi fu chiara è che il computer avrebbe fatto tutto quello che avrei voluto fargli fare. Sarebbe stato inutile arrabbiarsi se le cose non fossero andate nel modo giusto.
La colpa sarebbe stata solo mia. Mi appassionai all’hacking. Era il momento giusto. Windows XP era un sistema operativo molto vulnerabile e c’era da divertirsi. Iniziai ad acquistare la rivista HACKER JOURNAL e iniziai a scambiare le mie conoscenze con altri coetanei appassionati di hacking.
Mi avvicinai al mondo dell’elettronica cercando di gestire dei LED collegati alla porta parallela del computer. A quei tempi era difficile reperire componenti elettronici e non c’era tutto ciò che c’è adesso.
Ho conosciuto un ragazzo che aveva costruito un robot pilotabile tramite connessione Wi-Fi usando un vecchio router. Un’altro che riusciva ad accendere il computer con la chiamata di un cellulare per trovarlo già carico al suo ritorno da scuola.
Lo stesso ragazzo vedeva i film dentro la fotocamera digitale. Io stesso creai un sistema per accendere o spegnere la lampada della mia camera tramite un vecchio Walkie Talkie.
Stavo sveglio tutta la notte ad esplorare quel mondo fatto di suoni a 8 BIT e lucine colorate, andando avanti a caffè. Studiando, smontando, assemblando, provando e riprovando adesso sono quello che sono. Penso che queste passioni non andranno mai via.
Come è nata la tua passione per la cultura nerd?
Essendo nato nel 1984 ho vissuto in prima persona gli anni 90
Gli anni sono passati e il progresso tecnologico ha progressivamente oscurato tutti quei dispositivi elettronici che non avevano grandi caratteristiche ma ti facevano sognare.
Penso sia normale guardarsi alle spalle con un po’ di nostalgia. Una senso di nostalgia che difficilmente potrà svanire. I videogiochi, le serie TV, i cartoni animati del passato sapevano emozionare. Ti facevano commuovere e ti facevano venire la pelle d’oca.
Fare colazione con un caffellatte d’orzo, con dei pezzi di pane raffermo e la sigla dell’ora esatta sotto, mi ha lasciato qualcosa che custodisco ancora oggi dentro di me.
Qual è il primo cartone animato o show televisivo che hai amato e perché?
Non posso sceglierne solo uno anche se senza ombra di dubbio sono stato influenzato molto da “Mac Gyver”. Adoravo vedere come riusciva ad uscire da qualsiasi situazione utilizzando l’ingegno e quel poco che aveva con se. Il tutto condito con dei valori morali e un pizzico di tensione. A causa di quel telefilm mi sono ritrovato più volte a mischiare i prodotti chimici che trovavo sotto il lavandino del bagno.
Ogni tanto partiva anche un botto. Non posso non citare anche “Quantum Leap”. Vogliamo parlare di “Alf”? Se mi mettessi a guardarlo ora mi metterei a ridere come un bambino. Quante volte dopo aver visto “Il mio amico Ultraman” andavo in bagno e cercavo di volare usando qualche bomboletta di deodorante o di lacca per capelli.
Adoravo anche i “Power Rangers”. Ero innamorato di Kimberly, il power ranger rosa. Mi ricordo ancora di “Superdog Black”. Quest’ultimo conosciuto da pochi ma lo trovavo veramente carino.
Per quanto riguarda i cartoni animati non posso non citare “Grandi uomini per grandi idee”, “Sampei”, “God Sigma”, “David Gnomo amico mio”, “Alla scoperta di Babbo Natale”, “Cristoforo Colombo”,
“È quasi magia Johnny”, “Le avventure del bosco piccolo”, “DuckTales – Avventure di paperi” e molti altri. Potrei stare qua ad elencare titoli per ore.
Hai una collezione di oggetti legati alla cultura nerd/pop di quegli anni?
Assolutamente! A parte qualche gioco come la “Battle-Cat” del cartone animato “He-Man”, i “POG”, e un’infinità di altri giochi legati a quell’epoca come le sorpresine degli ovetti Kinder, ho un commodore 64, 2 AMIGA 500,
un SEGA Master System II, un SEGA MEGA DRIVE II, un GAME BOY, GAME BOY POCKET, GAME BOY COLOR, SUPER NINTENDO, SONY PlayStation, 2 NOKIA N-GAGE, qualche GIG TIGER e molto altro.
Ho anche molte riviste legate a quegli anni. Riviste specializzate in videogiochi o legate a qualche cartone animato che veniva trasmesso in TV.
Se sì, cosa collezioni e qual è il pezzo più prezioso della tua collezione?
Principalmente colleziono qualsiasi cosa abbia a che fare con il retrogaming. Sicuramente la cosa che ha più valore è il SEGA MEGA DRIVE II unito a tutti i relativi giochi. Ne ho diversi. Ma ho anche un GAME BOY che ho restaurato completamente e tutto ciò accresce inevitabilmente il suo valore. Alcune console sono boxate e alcuni videogiochi hanno ancora il cellophane originale.
Quali sono i tuoi film cult preferiti degli anni ’70, ’80, ’90? Puoi sceglierne tre.
Da piccolo ero costretto ad andare a letto presto e quindi mi sono perso i grandi cult che ho comunque rivisto in seguito, da adulto. I miei preferiti sono senza ombra di dubbio “Mamma, ho perso l’aereo”, “Ricomincio da capo”, “WARGAMES”.
Anche in questo caso non potrei non elencarne altri ma mi fermerò qua.
Quali videogiochi di quegli anni ti hanno maggiormente influenzato e perché?
Come non citare DOOM! Un gioco che ha fatto la storia e che tutt’ora gioco con molto piacere. Ho adorato “Choplifter” e SLAP SHOT del SEGA Master System II per via della loro musica. Tutta la serie di Mortal Kombat del SEGA MEGA DRIVE II, un gioco che sembra impossibile da finire. Sempre del SEGA MEGA DRIVE II ho adorato “Castle of Illusion Starring Mickey Mouse” che è stato in grado di trascinarmi in un mondo fantastico. Per la stessa console non posso non citare tutta la serie di “Streets of Rage”, un vero gioco arcade!
Partecipi ad eventi legati alla cultura nerd/pop?
No, al massimo mi sono ritrovato in qualche hackmeeting dove comunque ho avuto modo di incontrare persone affette dal mio stesso senso di nostalgia legato agli anni ’90
In che modo la tua passione per la cultura nerd/pop influisce sulla tua vita quotidiana?
Beh! Più che influenzare è legata proprio alla mia vita. Non mi ha mai lasciato e rimarrà sempre dentro di me. Quando mi capita di ritrovarmi in un mercatino dell’usato spesso cerco qualche vecchia console o altri prodotti legati alla mia infanzia. Adoro il vecchio stile. Lo cerco nel design, lo cerco nella tecnologia, lo cerco ovunque.
Ricordi qual è stato il tuo primo acquisto legato alla cultura nerd/pop?
Quando ero piccolo non c’erano molti soldi e tutto ciò che possiedo ora me lo sono comprato dopo diversi anni dall’uscita del prodotto. Mi ricordo di aver acquistato il SEGA MEGA DRIVE II in un negozio specializzato in retrogaming. Lo avevo acquistato per 38.000£. Da quel momento ho iniziato a comprare diversi giochi per la stessa console.
Hai creato anche tu qualcosa di tuo, come un blog, un canale YouTube o un podcast, per condividere la tua passione?
Si, certo! Ho creato un blog dove tratto diversi argomenti legati all’informatica, all’elettronica, alla robotica, alla domotica, hacking, programmazione e molto altro. Spiego come restaurare un vecchio GAME BOY o riparare un NINTENDO 2DS che è caduto da due rampe di scale.
Recensisco qualche vecchio videogioco e spiego come modificare il file di salvataggio di DOOM per partire con il caricatore pieno di munizioni, come usare un Joystick per gestire qualsiasi software o come creare delle ROM partendo dalle cartucce di un GAME BOY.
Parlo della storia dei videogiochi e spiego come fare musica con una vecchia console gioco. Spiego come aprire un cancello automatico senza chiave e telecomando o come creare un trasmettitore FM per creare la propria stazione radio. Il blog è molto giovane ma ho tante idee in testa.
Sono un tipo molto creativo. A poco a poco cercherò di parlare di tutto quello che mi affascina ma sarà impossibile arrivare alla fine! Tutti i giorni imparo sempre qualcosa di nuovo.
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Se vi definite dei “nerd”, avete una collezione che volete presentare, o dei social dove condividete la vostra passione, scrivetemi!
Potrete essere intervistati anche voi e far conoscere la vostra storia in questa nuova rubrica!