Intervista il Nerd: Michele di Mike Arcade

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Oggi per la rubrica Intervista il Nerd, l’ospite d’onore è Michele di Mike Arcade.

L’idea alla base di questa rubrica è di creare uno spazio dedicato agli appassionati di cultura nerd come te, dove poter raccontare le proprie passioni.

Condividere le proprie storie e far conoscere meglio i propri canali social, blog o progetti personali. 

Grazie a Michele per aver risposto positivamente al mio invito!

Ciao, presentati ai lettori del blog, chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao, io sono Mike! Scusa non potevo iniziare diversamente ha ha .

Sono Michele Colucci, sui social conosciuto come Mike Arcade, e sono un content creator. Sono un grande appassionato di Retrogame e cultura pop/nerd anni 80/90 e sui social racconto curiosità, aneddoti e retroscena dei videogiochi arcade.

Anche uno dei volti di Arcade Story, una realtà più grande in italia, se non la più grande, che porta alle manifestazioni di settore e non solo le macchine originali dell’epoca.

Come è nata, Mike, la tua passione per la cultura nerd?

Difficile a dirlo, si potrebbe quasi dire che è nata nello stesso momento in cui sono nato io perché sin da piccolo mi madre per farmi stare tranquillo mi metteva davanti alla televisione a vedere i cartoni animati.

Da che ho memoria sono sempre stato affascinato da quel mondo fatto di robottoni, eroi senza paura e super eroi.

Qual è il primo cartone animato o show televisivo che hai amato e perché?

Mmm, credo di poter dire che il primo cartone animato con il quale mi sono suibito identificato fu Jeeg.

In realtà ho amato e amo tuttora i cartoni animati degli anni 80, ma Jeeg sicuramente, insieme forse al grande Mazinga, sono i due che mi hanno colpito da piccolissimo.

Vuoi per il fatto che Hiroshi in realtà non pilotava nessun robot ma ERA il robot… poi ricordo che i miei fratelli mi prendevano in giro facendomi fare i pugni e unendoli come fa Jeeg.

(ovviamente facendomeli unire un po’ più forte di come avrei fatto io hahahah) che volete ero il più piccolo dei tre…

Mike, hai una collezione di oggetti legati alla cultura nerd/pop di quegli anni?

Non credo di essere un collezionista nella accezione precisa del termine. Io posseggo o acquisto oggetti che mi piacciono a prescindere dalla categoria di appartenenza, mi spiego meglio.

Se sì, cosa collezioni e qual è il pezzo più prezioso della tua collezione?

Ho diversi robottoni, action figure, fumetti, videogiochi… tanti videogiochi, ma molti di questi arrivano direttamente dalla mia infanzia.

Non saprei dirti se ho dei pezzi “di valore” sicuramente si ma non ho mai acquistato nulla con l’idea che un domani questo oggetto avrebbe acquistato valore.

Mi piace? Posso permettermelo? Lo compro! Il problema è che lo spazio inizia adessere sempre meno, e compro sempre più cose!

Quali sono i tuoi film cult preferiti degli anni ’70, ’80, ’90? Puoi sceglierne tre.

Uh film, un’altra mia passione! Fantascienza, fantasy, azione, queste sono le mie categorie preferite.

Solo tre dici? Sicuramente tra i tre, ma non in ordine di importanza metto il Guerre Stellari una nuova speranza, Goonies e come terzo direi Superman.

Tre sono troppo pochi però! la mia infanzia è molto legata ai film, nonostante non andassi sovente al cinema (nel mio paese non c’era) ne guardavo veramente tantissimi alla televisione e da sognatore quale sono, molti di quelli che vedevo mi dava la possibilità di viaggiare tantissimo con la fantasia.

Quali videogiochi di quegli anni ti hanno maggiormente influenzato e perché?

Quando scoprii i videogiochi mi si aprì un mondo, ne rimasi da subito folgorato. Dalle partite a Omega race per Vic-20 a quelle fatte di nascosto sul PC dei miei fratelli. Senza contare i pomeriggi estivi passati nelle sala giochi, quelli si che erano videogiochi con la V.

Da quando ho iniziato a videogiocare, avrò avuto 5 anni, i videogiochi non mi hanno mai abbandonato, oppure sono io che non ho abbandonato loro.

Non credo che ci sia un titolo che mi ha influenzato, sicuramente si da piccolo mi hanno attratto sempre di più i giochi plantform o i picchia duro a scorrimento orizzontale ( Double Dragon, Final fight, per esempio).

Da adulto ho capito che comunque i “miei” videogiochi sono tutti quei titoli action con una bella e solida storia, a prescindere dal frame rate o dalla grafica.

Mike, partecipi a eventi o convenzioni legati alla cultura nerd/pop? Se sì, quali sono state le esperienze più memorabili?

All’età di 16 anni sono stato al mio primo evento Nerd, il Torino Comics, e mai avrei immaginato a distanza di quasi trent’anni che avrei iniziato a frequentarli sempre di più.

Da quando è partita questa mia avventura ho iniziato a girare tantissimo per le fiere di settore, dal Nerd show di Bologna al Lucca comics.

Però tra le esperienze che mi hanno più colpito direi senza dubbio il festival di Sanremo 2022 a cui ho partecipato assieme al boss di Arcadestory Antonio Nati, e a pari merito la mia prima Lucca, sempre nello stesso anno.

A Sanremo abbiamo allestito una sala giochi anni 80 a Casa Sanremo avendo così l’opportunità di lavorare durante l’evento mediatico più importante in italia. Dalle interviste a cantanti, ospiti e addetti ai lavori al vlog giornaliero che ho realizzato durante tutta la mia permanenza lì (10giorni), veramente incredibile ma anche sfiancante.

Lucca 2022 invece è stata molto emozionante perché ho fatto parte, insieme sempre ad Arcadestory, dello staff che ha allestito il museo Atari50 e ho avuto l’opportunità di raccontare la storia di Atari alle centinaia di persone che hanno transitato al museo. Ciliegina sulla torta ho avuto il piacere di conoscere e chiacchierare con chi l’azienda l’ha fondata, ovvero Nolan Bushnell.

In che modo la tua passione per la cultura nerd/pop influisce sulla tua vita quotidiana?

Diciamo che dalla mia grande passione ho creato un lavoro. Sono una persona molto curiosa e altrettanto loquace come avrai notato, e avere la possibilità di raccontare e condividere queste passioni con le persone che hanno voglia di ascoltare mi ha dato la spinta giusta per partire con questa nuova avventura. Al momento non posso dire di poterci vivere ma spero di riuscire a crescere e a trasformare tutto questo nel mio lavoro principale.

Ricordi qual è stato il tuo primo acquisto legato alla cultura nerd/pop?

Gli acquisti consapevoli sono arrivati con il mio primo stipendio, quindi 18 anni. Quindi se vogliamo partire da qui, direi un Soul of Chokogokin Gx-01 Mazinger Z preso su Ebay.

Hai creato anche tu qualcosa di tuo, come un blog, un canale YouTube o un podcast, per condividere la tua passione?

La mia voglia di raccontare mi ha letteralmente travolto, sono presente su Instagram, Tik Tok, YouTube, Facebook, Spotify.

Per far prima chi vuole conoscere quello che faccio può andare sul mio sito www.mikearcade.it dove sono racchiusi un po’ tutti i canali e le realtà con cui collaboro.

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